Beffa finale

Beffa finale

Soltanto al quinto minuto di recupero, e su un’azione molto contestata, il Cagliari cede alla Roma. 1-0, con un gol in mischia di Fazio concesso dall’arbitro Damato dopo una lunga rivisitazione dell’episodio al VAR. Davvero un peccato, una beffa crudele per una squadra rossoblù che aveva saputo imbrigliare bene il gioco della Roma e che avrebbe ampiamente meritato la spartizione dei punti. Tutti da elogiare i giocatori di Diego Lopez, autori di una gara attenta, ordinata, giudiziosa: mai in affanno sugli attacchi incessanti ma con poco costrutto da parte della Roma che cercava disperatamente i 3 punti. Nelle poche occasioni in cui gli attaccanti giallorossi sono riusciti a superare la difesa del Cagliari, ci aveva pensato Alessio Cragno ad alzare la saracinesca: il portiere rossoblù ha parato un rigore a Perotti. Cagliari che esce dall’Olimpico con la rabbia in corpo ma con l’ennesima conferma di una squadra con una identità di compattezza e solidità.

COSÌ IN CAMPO

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ROMA DISINNESCATA

Rispetto all’undici iniziale di sabato scorso Lopez opera tre cambi: Pisacane, van der Wiel e Barella per Ceppitelli, Faragò e Dessena. Roma arrembante nei primissimi minuti ma il Cagliari tiene botta senza scomporsi. Subito vivo Kolarov, che affonda un paio di volte sulla corsia sinistra: un suo tiro cross radente è bloccato a terra da Cragno. Il Cagliari si fa pericoloso con un’azione personale di Barella, tiro cross sul quale Pavoletti non arriva in tempo per la deviazione. Cragno è messo sotto pressione solo sui tiri da fuori: Nainggolan ci prova due volte, una sul fondo, l’altra respinta dal portiere. Per il resto, tanti cross puntualmente messi fuori dai difensori, dove svetta un monumentale Andreolli, mentre il frizzante Perotti è disinnescato da un costante raddoppio, segno che la squadra difende come un corpo unico. Quando può il Cagliari si distende in avanti giocando bene il pallone: la difesa della Roma però, la migliore del campionato, contiene Joao Pedro e Pavoletti. Poche le emozioni, in un primo tempo più combattuto che giocato.

RIGORE DECRETATO AL VAR
Al 5’ della ripresa il primo dei due “gialli” della partita. Un rimpallo fortuito libera Dzeko che scatta, anticipa Cragno in uscita, i due vengono a contatto e Dzeko cade. L’arbitro Damato prima ammonisce il centravanti bosniaco per simulazione, poi rivede l’azione al VAR e cambia idea, decretando il rigore. Perotti tira indirizzando nell’angolo sinistro ma Cragno aspetta a muoversi all’ultimo momento e blocca: una grande parata. La Roma carica a testa bassa, facendo girare il pallone, senza trovare spazio. Merito di un Cagliari nel quale anche gli attaccanti si sacrificano in un lavoro sporco, di pressing per sporcare le traiettorie di gioco dei portatori di palla romanisti. Lopez al quarto d’ora manda dentro Farias per Joao Pedro: il 17 rossoblù entra bene in partita, tenendo il pallone e infastidendo la difesa giallorossa. Proprio a Farias capita la migliore occasione della ripresa: riceve palla su assist centrale di van der Wiel, si gira bene e tira, colpendo però male e spedendo alto. Intanto il Cagliari aveva perso Barella per infortunio: al suo posto Deiola. Di Francesco muove le sue carte: El Shaarawy, Strootman e Under per Pellegrini, Nainggolan e Schick. L’arbitro assegna 6 minuti di recupero.

CONTESTATO GOL DI FAZIO
Al 3’ Pavoletti commette fallo su Kolarov sulla sinistra. Prima della punizione entra Ceppitelli per Padoin. Kolarov batte in area, forte e teso: Cragno è in anticipo su tutti, rinvia di pugno, il pallone finisce addosso a Fazio che a porta spalancata scaraventa in rete. I giocatori rossoblù protestano, invocando un fallo di mano dell’argentino. L’arbitro Damato rivede l’azione al VAR ma alla fine concede il gol. Troppo poco tempo per tentare un recupero.

Il Cagliari rimane a quota 17 in classifica: venerdì sera ultima gara dell’anno, alla Sardegna Arena, contro la Fiorentina.