Andiamo a giocarcela

Andiamo a giocarcela

Un nuovo anticipo di campionato per il Cagliari. Dopo la Sampdoria, tocca alla Roma tastare lo stato di salute della squadra di Diego Lopez. Un test super impegnativo, di altissimo coefficiente di difficoltà per i rossoblù, che però hanno dimostrato con i fatti di attraversare un buon momento. Altrimenti non si recuperano due gol in quattro minuti alla sesta forza del campionato come è accaduto sabato scorso.

UN AVVERSARIO FORMIDABILE
La Roma può essere riassunta con un solo vocabolo: supersquadra. Imbottita di campioni in tutti i reparti, costruita per lottare per le prime posizioni e fare strada anche in Champions. I giocatori lasciati fuori per turn-over sarebbero titolari in qualsiasi altra formazione di Serie A. Domenica scorsa la Roma si è inceppata a Verona contro il Chievo: se è vero che i veronesi sono un cliente scomodo per tutti, è altrettanto lampante come i giallorossi avrebbero meritato di vincere e solo una eccezionale prestazione del portiere clivense Sorrentino ha fatto sì che finisse in match pari. La rabbia e la voglia di rifarsi della Roma, che ha perso due punti utili nella lotta scudetto, è facilmente pronosticabile. Ecco perché davanti ad una supersquadra, il Cagliari è chiamato ad una superprestazione.

LA CONDOTTA ROSSOBLU’
Come sempre, l’atteggiamento conterà, ma non sarà sufficiente se non accompagnato da una sapiente lettura della partita, dalla riduzione al minimo degli errori e dalla capacità di sfruttare quelli altrui. Contro la Sampdoria ad esempio, la partenza rossoblù era stata ottima, vanificata da un pizzico di imprecisione sotto porta e dalla grande serata di Quagliarella e Ramirez. Partire ad handicap contro una squadra come la Roma, sul suo campo, vorrebbe dire compromettere gara e risultato. Attenzione ai tagli e agli incroci delle tre punte e alla capacità di Dzeko di fare reparto da solo anche contro due o tre avversari. Allo stesso tempo però quella giallorossa è un avversario che potrebbe concedere qualche spazio in più: quelli buoni per scatenare la qualità degli attaccanti rossoblù, ispirare il genio di Joao Pedro, innescare la velocità di Farias e la forza d’urto di un Pavoletti, quest’ultimo chiamato ad una lotta fisica contro i potenti centrali romanisti. La pressione della Roma andrà alleggerita con un palleggio rapido per uscire dalle situazioni difficili e andare ad offendere. Nei capovolgimenti di fronte potrebbe tornare utilissimo la forza di Barella, recuperato dopo la giornata di squalifica. Non ci sarà invece Faragò, una delle rivelazioni stagionali, ma il ritorno ad un ottimo standard di van der Wiel è una garanzia.

ALL’OLIMPICO PER FARE PUNTI
Nella conferenza stampa di presentazione Lopez ha parlato chiaro: non vuole sentire di partita segnata, vuole vedere un Cagliari propositivo e coraggioso, come contro la Lazio. Nessuna gara è decisa in partenza: se i rossoblù sapranno giocarsi le proprie carte nel modo migliore e soprattutto se non avranno paura di farlo, allora il pronostico che parla a favore della squadra di casa potrebbe anche essere smentito. Se non dovrebbe succedere nessun problema, si penserà alla prossima partita ma sempre con la convinzione e la consapevolezza come marchio di fabbrica.

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