
Un nuovo inizio
Il nuovo percorso targato Diego Lopez riparte dal fascino della notturna allo stadio “Olimpico”. L’avversario è forse il peggiore che in questo momento i rossoblù avrebbero potuto trovare sulla loro strada: la Lazio che Simone Inzaghi sta pilotando verso i quartieri altissimi della classifica, oltre che ad un cammino trionfale nel girone eliminatorio dell’Europa League. I gol di Immobile, capocannoniere del campionato, ma non solo: i biancazzurri stanno incantando gli osservatori grazie ad un gioco redditizio e tanto spettacolare da soddisfare anche gli esteti. Il tutto pur dovendo fare a meno di uno degli assi in rosa, il brasiliano Felipe Anderson. Una Lazio reduce da tre vittorie consecutive, l’ultima delle quali ha addirittura messo fine dopo due anni all’imbattibilità casalinga della Juventus; un complesso col morale a mille che vorrà proseguire la sua lanciatissima corsa.
RITROVARE IL VERO CAGLIARI
Il Cagliari però di contro scenderà in campo con tutte le intenzioni di stroncare la serie negativa che ha fatto dilapidare il tesoretto conquistato dalle due vittorie conquistate contro Crotone e Spal. Si riparte da zero, consapevoli che ogni partita di campionato presenta tranelli insidiosi e ogni punto va sudato sul campo lottando su tutti i palloni. Lopez nella conferenza stampa di presentazione ha parlato chiaro: vuole vedere una squadra combattiva e coraggiosa, che esprima il suo gioco nelle ultime settimane rimasto nel novero delle buone intenzioni. Ha ragione, il tecnico, quando sostiene che il Cagliari possieda un elevato tasso tecnico; soltanto un micidiale mix di sfiducia e di timore, determinati dall’assenza dei risultati, ha fatto sì che i rossoblù nelle ultime settimane non siano riusciti ad esibirlo sul campo. Bisogna ritrovare in fretta il vero Cagliari perché il campionato non aspetta: quello di Milano, ad esempio, quando i rossoblù furono piegati soltanto da una punizione di Suso dopo aver a lungo tenuto il pallino del gioco.
COMPATTEZZA ED EQUILIBRIO
Non ci sono ricette segrete per ritrovare energia ed entusiasmo. La compattezza di squadra, per evitare di concedere spazi nei quali Immobile si fionda a piacimento, sarà un ingrediente fondamentale; l’equilibrio, per non rischiare di trovarsi sfilacciati, idem. Non dovrà mancare la lucidità sotto porta, necessaria a concretizzare le azioni di attacco: perché il Cagliari può fare male a sua volta, una volta riconquistato il possesso del pallone. Il killer instinct finora è mancato, l’Olimpico può essere il teatro giusto per tornare a sfoderarlo.
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