Comunque a testa alta

Comunque a testa alta

Niente da fare per il Cagliari che cede alla Juventus nel debutto della Serie A 2017-18. I bianconeri si impongono 3-0, ma il risultato è veramente troppo crudele verso un Cagliari che ha giocato una partita coraggiosa e intraprendente sul campo della squadra dominatrice del campionato negli ultimi sei anni e una delle più forti in Europa. C’è poco da imputare alla formazione rossoblù: lo spirito messo in campo è stato quelle giusto, la mentalità anche. Si è visto un Cagliari volenteroso, aggressivo, che ha messo in mostra buone trame di gioco. È mancato semmai il killer instinct e la capacità di cogliere il momento, capitalizzando le occasioni costruite quando la gara era ancora in bilico.

Brucia, e tanto, il rigore parato da Buffon a Farias sull’1-0; così come la palla gol capitata sui piedi di Faragò sulla respinta ancora del portiere della Nazionale dopo una conclusione dello stesso Farias. Dal possibile 1-1, che a quel punto sarebbe stato anche meritato, si è passati invece al 2-0 di Dybala, su azione tra l’altro probabilmente viziata da fallo di mano del fantasista argentino. Una montagna da scalare ancora più impervia per il Cagliari che comunque esce dall’Allianz Stadium a testa altissima, tra gli applausi: per il futuro si può essere ottimisti, non tutti gli avversari si chiamano Juventus.

Rastelli sceglie Padoin come esterno basso a destra e avanza Faragò sulla linea dei centrocampisti. Barella è il trequartista alle spalle di Cop e Farias, quest’ultimo capitano per l’occasione.

Dopo una punizione di Pjanic di poco fuori, il Cagliari pressa alto per impedire la costruzione del gioco ai difensori bianconeri. Tattica azzeccata: la Juventus fatica a sviluppare la manovra ma al 12’, in pratica al primo affondo, sblocca il punteggio. Azione che porta al cross dalla destra Lichtsteiner, Mandzukic colpisce di piatto al volo e indovina l’angolo basso. I rossoblù non si scompongono e continuano a tessere la loro trama, con un atteggiamento aperto e costruttivo. Farias sulla sinistra gioca bene i palloni a sua disposizione e proprio dai suoi piedi nasce una grande chance per il pareggio: tiro dall’interno dell’area, Buffon respinge alla grande, irrompe in corsa Faragò che, forse sorpreso, spedisce alto.

Ancora più grossa l’occasione al 35’: i rossoblù muovono bene la palla con un tocco di Farias all’altezza del disco del rigore per Cop: Alex Sandro lo colpisce da dietro, il croato cade, poi l’azione prosegue, con un tiro di Farias che deviato sfiora l’incrocio. L’arbitro Maresca inizialmente assegna solo il calcio d’angolo ma poi cambia la sua decisione dopo aver osservato l’azione al VAR: rigore per il Cagliari, il primo nella storia della Serie A assegnato con la moviola in campo. Si incarica della trasformazione Farias, ma il suo tiro è parato da Buffon che intuisce la direzione della conclusione del brasiliano. Al 1’ di recupero la Juventus raddoppia: lancio di prima intenzione di Pjanic per Dybala che stoppa e si porta avanti il pallone aiutandosi forse col braccio, l’argentino arriva davanti a Cragno e lo supera con un tiro preciso.

I rossoblù provano con generosità a riaprire la partita, ma la Juventus, ben compatta dietro, concede poco. Dybala colpisce una traversa con un bel tiro a giro dal limite. Primo cambio al 63’ nel Cagliari: Joao Pedro per Padoin, Faragò scala a terzino, mentre nella Juventus entra Khedira per Marchisio.

Passano un paio di minuti e la Juventus triplica: Alex Sandro dentro per Higuain, il cui sinistro passa tra le gambe di Andreolli proteso in tackle e si infila nell’angolo opposto. La partita in pratica finisce qui: da annotare solo i cambi, Sau e Dessena per Cop e Cigarini nel Cagliari, Matuidi e Douglas Costa al posto rispettivamente di Higuain e Cuadrado.

Domenica nuova trasferta, sul campo del Milan.


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