Melchiorri incontra gli studenti

Melchiorri incontra gli studenti

Federico Melchiorri ospite a “Dentro il quartiere, il gioco delle relazioni”. L’attaccante rossoblù ha incontrato questa sera, presso la Sala Convegni della Curia Arcivescovile, gli studenti delle scuole di Cagliari per parlare della sua storia professionale e umana. Titolo dell’intervento: “Superare gli ostacoli”. E  pochi hanno saputo farlo come Federico.

“Mai abbattersi. Anzi, posso dire che dalle vicende negative si può uscire rafforzati. A 23 anni ero quasi arrivato in Serie B, alle soglie del calcio che conta, la strada sembrava quasi sin troppo facile. Sì, forse quel Federico era un po’ presuntuoso. Poi la malattia e tutto cambia: sono costretto a lasciare il calcio, la mia carriera si interrompe sul più bello. Mi iscrivo all’Università (Facoltà di Economia), inizio a condurre una vita più semplice. La passione per il calcio è però troppo forte e ricomincio piano piano a giocare con gli amici, ripartendo dalle categorie più basse. Lì ho imparato delle lezioni di vita: mi allenavo con gente che iniziava la giornata di lavoro alle 6 del mattina e dopo le 19 veniva al campo. Ho capito che dovevo lottare per conquistarmi quello che volevo. È in quei campetti di periferia che è iniziata così la mia seconda carriera: tanto lavoro, sacrificio, maggiore consapevolezza dei mezzi che hanno portato ad arrivare in Serie A con il Cagliari”.

“Gli infortuni? Inutile piangersi addosso, arrabbiarsi. Sono cose che succedono: lavoro ogni giorno per essere pronto per il ritiro estivo”.

All’incontro è intervenuto anche lo psicologo del Cagliari Calcio, Fabio Zarra, che - proprio partendo dall’esempio di Federico - ha sottolineato l’importanza della forza di volontà e del sacrificio per raggiungere gli obiettivi. “Ciascuno dovrebbe porsi almeno dei piccoli obiettivi da raggiungere. Ottenerli tramite lo sforzo e l’impegno quotidiano rafforza l’autostima e di conseguenza anche la forza di volontà”.

“Dentro il quartiere, il gioco delle relazioni” è il progetto sociale, nato dalla collaborazione tra l’associazione “Casa Emmaus”, la Diocesi di Cagliari, la Fondazione Giulini e il Cagliari Calcio, che vuole promuovere l’interazione nei quartieri, favorendo l’aggregazione e la partecipazione dei giovani a iniziative di carattere sociale e solidaristico.