
Canzi: "Che peccato”
C'è grande rabbia ma anche orgoglio nelle parole di Max Canzi, l'allenatore della Primavera rossoblù che ha chiuso la sua stagione con un amaro 2-2 interno contro il Torino. Una vittoria avrebbe aperto la strada verso la fase finale, coronando un campionato di altissimo livello. "Vedere sfumare l'obiettivo così fa molto male - dice Canzi - Non possiamo non partire dal rigore concesso al Torino nel recupero, che a mio avviso non c’era e che ha sicuramente dato una mazzata ai nostri sogni. Dispiace, perché i ragazzi una volta di più hanno dimostrato di avere un cuore enorme e una capacità di lottare fuori dal comune. Credo però che ai giovani servano anche questi bocconi indigesti da mandare giù, occorre imparare a reagire alle ingiustizie”.
La gara contro il Torino ha vissuto sull'altalena di emozioni. "Non siamo partiti benissimo, il primo tempo è stato molto combattuto e i granata hanno confermato di essere una squadra forte tecnicamente e fisicamente. Abbiamo subito un gol casuale, poi siamo stati bravissimi a mettere la testa giù e a ribaltare un match che poteva diventare epico".
L'amarezza è tanta ma, una volta sbollite le tossine di un pomeriggio per cuori forti, rimarrà l'orgoglio per una stagione da incorniciare. "Siamo stati protagonisti sino alla fine - commenta Canzi - In questa stagione abbiamo ribaltato tante partite e ottenuto risultati di prestigio contro squadre più accreditate. Siamo cresciuti molto sotto tutti i punti di vista. Rimpianti? No - risponde secco il mister -, è vero che qualche punto in più avremmo potuto coglierlo, ma aggiungo anche che senza la clamorosa sconfitta casalinga di marzo contro il Chievo probabilmente non saremmo arrivati ad un soffio dai playoff. Quella giornata negativa ci diede una spinta per migliorare e trovare nuova linfa verso un finale quasi perfetto".