INTERVISTA 🎙

INTERVISTA 🎙

“Mi sono trovato davanti una situazione critica, come Società abbiamo dovuto dare delle scelte non semplici come quella del cambio di guida tecnica, poi la calma motivante di Claudio Ranieri e la compattezza dell’ambiente hanno fatto il resto”. Ad uno anno esatto dal suo arrivo a Cagliari, il direttore sportivo Nereo Bonato ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano L’Unione Sarda, in edicola oggi. Un primo bilancio della sua esperienza in rossoblù, un’analisi del presente, uno sguardo al futuro. Qui un estratto delle sue parole:

UN’ESPERIENZA SPECIALE
“A livello personale il bilancio è sicuramente positivo. La scossa che siamo riusciti a dare da dicembre 2022 in poi ha prodotto quello che avete visto, quel gruppo che faticava si è poi rivelato vincente e vi assicuro che non era assolutamente scontato che si andasse a lottare per la promozione. L’esperienza dei playoff è stata speciale dal punto di vista tecnico, ambientale e umano, ho registrato un’unità di intenti con tutta la Sardegna e quella forza resterà un ricordo indelebile per tutta la vita”.

IL RAPPORTO CON GIULINI
“Quando ho incontrato per la prima volta il presidente ho trovato una persona ferita, arrabbiata, ma anche molto intelligente, lucido nella voglia di ripartire e rilanciare la squadra. Mi ha colpito subito la sua visione d’insieme della società, molto innovativa e futuristica”.

UNITĂ€ DI INTENTI
“Stiamo scrivendo un nuovo capitolo: la Serie A per una matricola come noi è complicata ma lo sapevamo. Sapevamo che ci sarebbero state diverse criticità da superare, c’è però una visione unica da parte della società e dello staff tecnico. C’è un gruppo di giovani che deve fare esperienza, ci sono elementi che devono recuperare. Ci vogliono pazienza, convinzione e resilienza, stiamo cercando di uscirne. E siamo convinti di aver tracciato un percorso. Tutti (società, squadra, tifosi e ambiente tutto) hanno capito che ci sarà da soffrire per raggiungere la salvezza, ne sono consapevoli, ma abbiamo la convinzione che con l’unione delle forze raggiungere l’obiettivo è possibile. Solo così si resterà in Serie A. Ognuno sta portando tutto quello che può per la causa”.

GRAZIE AI TIFOSI
“Abbiamo avuto un calendario complesso e ci abbiamo sbattuto la faccia. Sberle pesanti, anche sotto il profilo psicologico. E qui devo dire grazie ai tifosi perché hanno capito il nostro momento complesso. Sono stati importanti lo scorso campionato, oggi sono un’arma in più. Quello che ho visto dopo il ko con la Roma, con lo stadio che ci applaudiva, è indimenticabile. La molla che ci ha fatto ripartire”.

IL NUOVO STADIO
“Sullo stadio poche realtà hanno fatto il percorso del Cagliari: la burocrazia in Italia è molto complicata, è una strada tortuosa, ora ci manca solo lo step decisivo, fondamentale, la delibera per il contributo regionale che va sbloccata entro il 30 novembre. Credo che lo stadio possa avere una grande valenza per il Cagliari, per Cagliari e la Sardegna”.

POTENZIALITĂ€ INESPRESSE
“La società ha fatto degli sforzi importanti per costruire questa rosa, con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. Noi abbiamo tutti giocatori di proprietà - tranne tre su di cui abbiamo comunque il diritto di riscatto - pochissimi hanno fatto la nostra scelta. E abbiamo la sensazione di avere potenzialità inespresse, che potranno darci tanto da qui in avanti. Dobbiamo capire, a gennaio cambiare tanto per cambiare non serve a nulla”.