INTERVISTA 🎙️

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“Posso garantire che puntiamo al massimo: stanno arrivando risultati importanti, speriamo di continuare su questa strada. Mister Ranieri ci dice sempre di lavorare con umiltà, poi tireremo le somme”. Il difensore rossoblù Alberto Dossena si è raccontato sulle pagine de “La Nuova Sardegna” in edicola oggi.

I FRUTTI DEL LAVORO  
“Aspettavo il momento di giocare e dimostrare il mio valore. Mister Ranieri mi ha dato fiducia, ho espresso il massimo e mi sono guadagnato il posto da titolare. Prima ho solo pensato a lavorare, in silenzio: il mio percorso è appena iniziato”.

L’ESORDIO IN ROSSOBLÙ
“Tra i momenti più importanti della mia carriera ci metto una sconfitta: semifinale playoff quando giocavo ad Avellino in C. Può sembrare strano perché stiamo parlando di qualcosa di doloroso. Eppure quella esperienza negativa mi ha aiutato nella crescita perché ho imparato molto. Un altro è l’esordio qui a Cagliari contro il Modena: sono entrato in campo, ancora adesso mi vengono i brividi se penso a quella emozione”.

LA GIUSTA MENTALITÀ
“Non mi piace cercare alibi, se non siamo nei primissimi posti della classifica vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Però ora pensiamo al futuro prossimo e non guardiamoci indietro. La cosa importante è che adesso la squadra si è calata nella mentalità della B. E in questo l’allenatore ha grandi meriti. Il cambio di passo è dovuto anche a questo”. 

CALCIO E FEDE
“Sono credente. Da poco è morto mio nonno al quale ero legatissimo, ogni volta che posso faccio una preghiera per lui. Prima di entrare in campo gli mando un pensiero. So che mi segue, spero che da lassù lui mi possa aiutare”.

LA CARICA DEI TIFOSI
“L'attaccamento ai colori e alla maglia sono unici. I tifosi che incontro hanno una passione incredibile, contagiosa. La voglia di tornare in serie A è qualcosa di straordinario, palpabile, per noi giocatori è adrenalina. Il Cagliari per tradizione e storia deve stare nella massima serie”.