INTERVISTA 🎙️

INTERVISTA 🎙️

Intervistato da CalcioCasteddu, il Direttore Sportivo del Settore giovanile rossoblù Pierluigi Carta ha fatto il punto a 360 gradi sul momento e la filosofia alla base delle scelte del Club.

LA FILOSOFIA
“La mission del club a livello giovanile – grazie anche al ruolo di Bernardo Mereu (Responsabile Settore Giovanile, Attività di Base e Cagliari Football Academy) e di Oscar Erriu (Coordinatore Tecnico Settore Giovanile) – è quella di portare il maggior numero di giocatori sardi di valore all’interno della Società, monitorando in maniera capillare il territorio grazie al progetto Academy - creando opportunità grazie a metodologie condivise per le nostre affiliate - e alla partnership con l’Olbia. Abbiamo 6 squadre che disputano tornei nazionali, dall’Under 14 alla Primavera: per il Cagliari deve essere un motivo di vanto e sprone a fare sempre meglio".

LE SCELTE
“Da quest’anno si è adottata la linea di portare in maggiore quantità rispetto al passato i ragazzi più meritevoli sotto età alla squadra immediatamente superiore. A differenza della scorsa stagione, i risultati sono stati meno floridi (vedi il raggiungimento dei playoff per ben 3 squadre) ma questi non devono rappresentare l’unico metro di giudizio per una strategia societaria. Ecco perché è fondamentale investire a tutto tondo: i giovani atleti, ma anche tecnici e le altre figure del settore fondamentali in un progetto di questo tipo".

LA PRIMAVERA 2022-23.
“Si è avviato un progetto molto diverso rispetto all'ultimo. La rosa è composta dai fuori quota classe 2003, i 2004 e un significativo gruppo di 2005 e 2006 che la completano. Una squadra più giovane, costruita da ragazzi con un potenziale importante, che ha disputato un girone d’andata molto soddisfacente. L'intensificazione del flusso di ragazzi verso la Prima squadra, come è normale che sia in virtù delle priorità da perseguire sia per gli allenamenti durante la settimana che per le partite ufficiali, ha sicuramente inciso e tutto va analizzato con oculatezza ed equilibrio“.

DOMENICA CONTRO IL LECCE
“Mister Michele Filippi è un allenatore dai contenuti tecnici e morali notevoli. Con il suo staff dovrà essere bravo a trovare la strada per riprendere il cammino e attraversare il finale di campionato con serenità. Se i punti non arrivano, non significa che sia tutto negativo: si tratta di momenti che possono capitare in una stagione, da vivere con equilibrio e freddezza da parte di tutti. Necessario capire come abbinare prestazione e risultato, ricorrendo a conoscenze, lavoro e ad un sano pragmatismo. Gli alibi non esistono: si passa sempre e solo attraverso la ricerca delle soluzioni. Proviamoci già domenica contro il Lecce“.

PROFILI ESEMPIO.
“Desogus, Kourfalidis, Luvumbo, Lella, Contini, Obert sono il prodotto del lavoro fatto all’interno del vivaio rossoblù nel corso degli anni. L’approdo da parte di alcuni di loro alle rispettive Nazionali è il giusto riconoscimento per i ragazzi e il club. Ci sono ora diversi profili 2005 e 2006 che stanno anticipando il percorso, per un ciclo che si è aperto già dall’anno scorso. L’obiettivo primario, non va dimenticato, è portare il maggior numero possibile dei giovani che formiamo all'approdo in Prima squadra“.

LAVORARE IN PROSPETTIVA
“Percepire la considerazione alta di un allenatore come Claudio Ranieri nei confronti dei nostri giovani e vederli convocati o esordire è molto gratificante, al di là dei contraccolpi che può portare alla Primavera la ‘cessione temporanea’ di giocatori alla prima squadra in determinati momenti della stagione. La crescita va valutata sul medio-lungo termine, poi ci possono essere casi di percorsi più veloci. La gestione del singolo è fondamentale e ci tengo a sottolinearlo: solo una buona sinergia Club-giocatore-tecnico può portare effetti benefici“.

SENSO DI APPARTENENZA
“Un aspetto cui tengo particolarmente. I nostri giovani, i sardi - ma non solo - che indossano con continuità la maglia rossoblù possono diventare ottimi testimonial di ciò che significa indossare questi colori. Avere organici di soli sardi è oggi impossibile e devi andare a integrare grazie allo scouting per migliorare come collettivo e nei singoli. Anche il progetto dell'Olbia contribuisce dal punto di vista dell'identità sarda, ma voglio citare giovani come Obert e Kourfalidis: non sono sardi o italiani, ma hanno sposato la causa e si sono resi disponibili per aiutare la Primavera quando c'è stata necessità, non mancando mai nemmeno da spettatori sugli spalti. Sintomo, in primis, di umiltà, fondamentale quando si fa questo percorso“.

UNA VITA NEL CALCIO
“Personalmente sono sempre stato animato da amore e passione per il calcio. Sin dal primo momento ho sentito la spinta a provarci, entrando in un mondo che è irrazionale, e quindi non semplice, e cercando costantemente di mettermi in gioco".