INTERVISTA 🎙️

INTERVISTA 🎙️

“Dobbiamo trovare l’equilibrio. Ora va meglio, grazie anche al lavoro di Mazzarri”. Parola di capitano, parola di Joao Pedro: il numero 10 rossoblù si è raccontato in un’intervista al quotidiano “La Gazzetta dello Sport” in edicola oggi.  Di seguito un estratto:

I SACRIFICI
“Se sono riuscito ad affermarmi al Cagliari è grazie al lavoro costante su me stesso. Di sacrifici ne ho dovuto fare tanti nella mia vita, un’infanzia povera e a 13 anni ero già fuori casa”.  

IL RUOLO 
“Facevo il trequartista, poi mister Maran mi ha convinto a giocare come punta. Ho seguito e imparato tanto da Pavoletti, soprattutto sul modo di colpire di testa”.  

LA RINASCITA
Durante la squalifica ho pensato di smettere: mia moglie Alessandra e il Cagliari mi sono stati a fianco, sono riuscito a dimostrare la mia buona fede. La fascia di capitano? Ricordo quando mi è stata consegnata dal presidente Giulini e da mister Di Francesco: è una responsabilità enorme”.

UNA ROVESCIATA… ALLA RIVA
“Il suo gesto l’ho visto sia incorniciato che in video. Riva è stato un campione, io sono stato fortunato”.

LA NAZIONALE
“È stato un colpo, non me la aspettavo. È come fosse nato qualcosa dentro. Il mio legame con l’Italia è forte, quel poco che sono diventato lo devo a questo Paese. Ho trovato Alessandra e sono nati i miei figli, André ed Elisabetta. Per me l’Italia vale il Brasile. Sono già contento che si sia pensato a me. Anche se non dovesse succedere nulla”.