
Carta: “Sulla strada giusta”
Il Direttore sportivo rossoblù Pierluigi Carta è intervenuto in diretta sulle frequenze di Radio Sportiva: di seguito un estratto della sua partecipazione.
UN DS SARDO PER IL CAGLIARI
“La mia nomina a Direttore sportivo non era scontata, ringrazio per l'ennesima volta il Presidente Giulini. Il lavoro nasce da una grande passione, sono onorato di rappresentare una Società portacolori di una Regione e di un popolo intero. Da sardo, è una responsabilità che sento molto. Nel mio lavoro è necessario una forte unità di intenti col tecnico, io ho avuto la fortuna di iniziare con Di Francesco, una persona di grande conoscenza e cultura”.
LA COSTRUZIONE DI UN’IDENTITÀ
“Siamo partiti con l'intenzione di ringiovanire la rosa e abbiamo puntato su un allenatore che sposasse la nostra filosofia. Domenica contro lo Spezia abbiamo schierato in difesa dall’inizio un giocatore del '99, uno del 2000 e uno del 2001. Quando si lavora coi giovani bisogna avere equilibrio e pazienza. Abbiamo la fortuna di poter contare su una base di elementi esperti che capiscono la nostra politica: giocatori come Joao Pedro, Godin e Nandez si sono calati perfettamente nella parte, il rendimento elevato dei nostri ragazzi lo dimostra. Naturalmente la prestazione deve essere per forza abbinata ai risultati. Pensiamo di essere sulla strada giusta, abbiamo buttato le basi: si lavora per costruire identità e mentalità attraverso i giusti messaggi: non dobbiamo avere fretta, con pazienza raccoglieremo i frutti della nostra crescita”.
SOLIDARIETÀ PER BITTI
“Si dice che chi viene in Sardegna pianga due volte, quando arriva e quando va via. Alcuni però decidono di rimanerci per sempre, come Gigi Riva e Daniele Conti. Chi arriva da fuori percepisce la forza della nostra identità e ne diventa partecipe: l'esempio lo abbiamo avuto domenica scorsa, tutta la squadra, sardi e non, hanno sentito il bisogno di esprimere la vicinanza alla comunità di Bitti, travolta dalla tragedia dell'alluvione”.
ZAPPA, IL FUTURO È SUO
“Zappa è un calciatore che già seguivamo: bravo il mister, che lo conosceva bene, a spingere per il suo acquisto: il suo arrivo è così frutto del lavoro di tutto il Club. Il Presidente ci ha creduto e ha voluto investirci. Si può sbagliare l’acquisto di un giocatore, può capitare. Ma l’importante che è che ci siano sempre dei sani presupposti per portarlo da noi. Nel caso di Gabriele questi presupposti c’erano tutti: è un classe '99 con una grande cultura del lavoro, un ragazzo pulito ed educato”.
FIDUCIA PER MARIN
“Marin nel secondo tempo della partita con lo Spezia ha fatto vedere di cosa è capace ed è stato tra gli artefici della rimonta. Può avere pagato l'impatto con la Serie A che pagano tanti giocatori che vengono dall'estero, specie in quel ruolo: va aspettato, anche domenica ha mandato buoni segnali, siamo fiduciosi”.