JP: “Siamo fiduciosi”

JP: “Siamo fiduciosi”

“Voglio continuare su questo ritmo e aiutare la squadra a giocare un campionato importante”. Joao Pedro è intervenuto alla trasmissione “Il Cagliari in diretta” su Radiolina e Videolina. Il numero 10 rossoblù si è intrattenuto su svariati temi e ha detto la sua sul momento della squadra. “Stiamo lavorando tanto e abbiamo trovato le misure giuste a livello tattico. Il mister ci chiede molto, per noi è tutto nuovo ma la squadra sta rispondendo alla grande. Abbiamo molta qualità, sono fiducioso”.

LA FASCIA DA CAPITANO
“Il capitano è colui che porta equilibrio nello spogliatoio, per me è un onore portare la fascia. Sto qui a Cagliari da parecchio e ho appreso molto dai capitani chi mi hanno preceduto”.

IL TREQUARTISTA MODERNO
“Mi trovo bene ad aiutare la squadra nello sviluppo e nel possesso palla: definisco l’azione ma cerco di dare equilibrio tra le due fasi, come deve fare un trequartista moderno. Con il cambio di modulo il mister ha voluto metterci più a nostro agio: il campionato era iniziato, non potevamo permetterci di perdere tempo prezioso”.

CONVINZIONE E FIDUCIA
“L’anno scorso sono riuscito a trovare la convinzione giusta, ad avere continuità durante tutti i novanta minuti. In questa stagione, sono ancora più convinto che se ci crediamo possiamo raggiungere tutti i nostri obiettivi. Non è semplice, non sempre riusciamo nell’intento ma quel che conta di più è conservare fiducia nei propri mezzi. Mi spiace sentir dire che il mio exploit della stagione passata è stato un caso, che non mi ripeterò mai, ma per me è uno stimolo ulteriore ad avvicinarmi ai numeri realizzativi del 2019-20”.

SOLO GIGI DAVANTI
“Stare alle spalle del nostro idolo Gigi Riva nella classifica dei gol segnati in A è una grande soddisfazione, ma anche se dovessi segnare altri 50 gol sarei sempre troppo lontano! Però è un pensiero che mi riempie di orgoglio. Qui a Cagliari sto bene, è difficile pensare ad un futuro lontano da qui, ma nel calcio non si può mai dire”.

GOL MEMORABILI
“Ho sempre detto di essere particolarmente legato al gol segnato col Milan al mio rientro dopo la squalifica, la mia rinascita è iniziata li, se oggi sono qui a giocare su questi livelli, lo devo a quella rete. Ma faccio fatica a pensare a quella giornata, vengono in mente tanti ricordi. Un altro gol che mi piace ricordare è quello segnato al Bari nella la vittoria decisiva per risalire in A”.

IL SOGNO SELECAO
“All’inizio sembrava un traguardo impensabile, anche adesso è lontanissimo, ma se affermassi di non pensarci per niente direi una bugia. Il Brasile dispone di una rosa formidabile, composta da giocatori che sono i top nei loro ruoli in squadre che lottano per i più alti traguardi. Per me l’idea della Nazionale è uno stimolo: non posso fare altro che continuare a fare il mio lavoro e a sperare in una chiamata, un giorno”.

IL RICORDO DI MARADONA
“Ieri è stato un giorno triste per il calcio. Naturalmente ho visto giocare Diego solo su YouTube, mio padre me ne parlava come di un fuoriclasse epocale. Una figura unica, leggendaria, dentro e fuori dal campo: il calcio ha perso uno dei suoi simboli”.