JP: “Ho realizzato i miei sogni”

JP: “Ho realizzato i miei sogni”

“Due anni fa mi sono detto che era arrivato il momento di fare di più, che dovevo alzare il mio livello”. Joao Pedro si è confessato in una intervista su “Tuttosport”, in edicola oggi. “Da una parte sono cresciuto e maturato come uomo, dall’altra abbiamo costruito una squadra che ha tanta forza e qualità – ha continuato il numero 10 rossoblù – Le due cose unite hanno prodotto questo risultato. Ho finalmente acquisito la mentalità giusta, so di poter fare la differenza anche se è sempre difficile e nel calcio tutto è un attimo”.

IL PAPÀ E IL MITO DI RIVA
“Devo molto a mio padre, che mi ha preparato a tante cose che mi sarebbero accadute. Appena gli ho raccontato che sarei andato a Cagliari, mi ha parlato subito di Riva: lui un mito per il calcio in Italia ed essere lì dopo di lui è una sensazione meravigliosa”.

IL CAGLIARI È UNICO
“Io nella storia? È una parola troppo grande perché Cagliari e il Cagliari hanno qualcosa di unico, straordinario. Qui si respira calcio in modo diverso perché la squadra è l’orgoglio di tutti i sardi. Il cuore che mettono i nostri tifosi quando parlano del Cagliari è unico, qui ho trovato gente speciale e spiace non averli allo stadio al nostro fianco”.

IL PESO DELLA FASCIA
“Io con la fascia da capitano al braccio è una bella immagine. Sono al settimo anno qui e si è creato un legame forte da portare avanti nel miglior modo possibile”.

LA CHIAMATA DEL BRASILE
“Alla Seleçao non ho mai pensato tanto e il mio atteggiamento non è cambiato, nonostante tutti quei gol. Devo pensare solo a mantenere la continuità a questo livello e poi magari arriverà il momento di volare alto”.

LA TESTA ALL’ALLIANZ
“È sempre bello misurarsi con i migliori. L’ultima volta contro la Juventus abbiamo vinto ma la questione scudetto era già chiusa e ora sarà un’altra storia. Sappiamo quanto sia complicato incontrarli a casa loro, però sappiamo pure che, se riesci a fare punti a Torino, è probabile che le tue rivali non ci riescano”.

I SOGNI DIVENTATI REALTÀ
“Volevo costruire una famiglia ed essere papà: l’ho realizzato. Mentre nel calcio il mio sogno lo sto vivendo ora perché sono riuscito a diventare il giocatore che avrei sempre voluto essere. E so quanto è stato faticoso arrivare per chi, come me, viene dal nulla”.