JP: “Una stagione magica”

JP: “Una stagione magica”

“Un momento magico per me, ma anche per la squadra: se così non fosse, sarebbe tutto inutile”. Joao Pedro si è espresso così durante la trasmissione di Radiolina “Il Cagliari in diretta”. Il 10 rossoblù nel corso del suo intervento ha toccato vari temi, non solo strettamente legati al calcio.

NUMERI DA BOMBER
“13 gol in 20 gare sono numeri importanti, mi rende orgoglioso sapere di aver fatto meglio di campioni come Neymar e Firmino. Mi dà forza pensare che mancano ancora 18 partite; prima di Brescia ho pensato che quello fatto prima apparteneva al passato, bisognava guardare avanti. Ho trovato continuità e consapevolezza, si è alzato anche il livello della squadra che sta facendo un campionato straordinario; la dirigenza ha costruito una rosa per disputare una serena stagione nell’anno del Centenario, ora siamo lì e vogliamo continuare a credere di poter arrivare ad un piazzamento importante”.

LA POSIZIONE IN CAMPO
“L'anno scorso ho giocato quasi tutto il campionato da seconda punta. In questa stagione ad un certo punto abbiamo cambiato, Radja si è spostato più avanti con Giovanni punta unica. Comunque sono sempre vicino alla porta, questo è quel che conta”.

GOL DI TESTA ALLA PAVO
“Sembra strano a dirsi ma nel gioco aereo da quando è arrivato Leo sono migliorato tanto. Dopo la partita di Brescia mi ha mandato un messaggio, mi è venuto da rispondergli “Il gol è tuo”. Bisogna sempre cercare di imparare, aggiungere qualcosa al proprio bagaglio tecnico per migliorare”.

RIPARTIRE DA BRESCIA
“Era scontato che prima o poi il periodo negativo dovesse arrivare. Tra fine dicembre e inizio gennaio abbiamo affrontato alcune delle migliori squadre della Serie A, contro la Lazio avremmo potuto vincere con tre gol di scarto; forse a Udine avevamo l'impegno più alla portata, purtroppo non è andata bene. A Brescia c'è stato un bel segnale di ripresa, vediamo di fare ancora meglio nel girone di ritorno”.

IL PRIMO IMPATTO CON IL CAGLIARI
“Sono stato accolto subito bene. Ricordo di essermi stupito quando ho saputo che Daniele Conti stava qui da sedici anni, io cambiavo squadra ogni anno! Una grande persona, Daniele, il giorno del “Conti-day” l'ho invidiato, vedendo tutto quell'entusiasmo e l'amore dei tifosi per lui. Ora è passato un po' di tempo, ho vissuto cose belle e altre meno, ma comunque da non dimenticare perché bisogna sempre trarre un insegnamento anche dalle esperienze meno positive”.

I RAGAZZI DELLA PRIMAVERA
“Cerco di aiutarli a crescere, in allenamento ci danno una grossa mano. Stanno facendo bene in campionato, seguo le loro partite. Quando andavo ad allenarmi con loro, mi faceva davvero piacere se notavo che ascoltavano un consiglio da parte di un giocatore con più esperienza”.