Ionita: "Non accontentiamoci"

Ionita: "Non accontentiamoci"

Intervista al "Corriere dello Sport" per Artur Ionita. La mezzala rossoblù si gode un Cagliari in alto in classifica ed esprime tutto il suo orgoglio per esserne parte integrante, alla vigilia di Cagliari-Fiorentina. "Per tutti noi è una bella novità stare lassù, ma il campionato è ancora molto lungo e sappiamo di dover migliorare perché arriveranno anche momenti difficili. Non dobbiamo mai accontentarci, ma vedere la classifica di questi tempi è bello. Guai a fare calcoli, bisogna volare basso e pensare partita per partita". 

UN GRUPPO DI QUALITÀ
“Il segreto di tutto questo? Il gruppo e il lavoro: stiamo sudando tanto, i risultati si vedono. Abbiamo un gruppo di grande qualità: sono arrivati dei rinforzi, di questo dobbiamo ringraziare il Presidente che ha fatto degli investimenti importanti. C’è tanta concorrenza, ma può essere un vantaggio: dobbiamo tutti rimanere concentrati, non mollare mai, quando arriva l’occasione non puoi perderla”. 

RITMO E SACRIFICIO
"Queste sono due mie qualità e cerco di portarle in dote alla squadra, soprattutto in fase di recupero palla e di inserimento sulle seconde palle, perché certe situazioni cambiano le partite. E tento di dare equilibrio. Il primo gol? Spero arrivi presto, segnare fa piacere e non lo faccio da marzo, ma non ci penso. Devo cercare di più la palla in zona area di rigore". 

ALLA SARDEGNA ARENA CONTRO LA FIORENTINA
"Sarà una gara molto difficile, la Fiorentina è una squadra forte con giocatori in grado di decidere da soli le sorti di un incontro. Noi dobbiamo pensare a fare ciò che sappiamo e prepariamo, giochiamo in casa e davanti ai nostri tifosi, il dodicesimo uomo in rossoblù, vogliamo un risultato positivo per non deluderli". 

CAGLIARI COME CASA
"Sono già alla quarta stagione a Cagliari, sicuramente è stata la scelta giusta, anche se al primo anno mi feci male ed ebbi problemi per sei mesi. Col passare del tempo sono cresciuto, anche questa stagione è iniziata molto bene”. “Meglio la cucina moldava o quella italiana? In Moldavia sono molto buone le zuppe, ma la cucina italiana è la migliore. E il porceddu non si batte”.