
Giulini: “Il mio sogno? Vincere domenica”
“Il gol di Marco Sau ha scatenato un'apoteosi per tutto lo stadio. Sembrava che la gente stesse in campo insieme alla squadra. Un momento pazzesco, un'emozione incredibile”. Il presidente rossoblù Tommaso Giulini, ospite della trasmissione radiofonica “Il Cagliari in diretta”, si è soffermato inizialmente sul finale da brivido della partita di sabato scorso contro la Roma. “La dinamica del gol di Marco mi ha ricordato quella contro il Crotone, nella prima alla Sardegna Arena. Sono stato felicissimo per lui, se lo meritava, avessi dovuto scegliere un giocatore per segnare un gol del pareggio avrei scelto Marco. Ci tengo a sottolineare anche gli ultimi due gol di Ionita: Artur è un leone in campo, ha bisogno di sentirsi determinante, soffriva a non sbloccarsi. Così come è stato bellissimo che Joao Pedro abbia subito segnato al rientro in campo dopo la squalifica: chi l'avrebbe mai immaginato? Noi viviamo i momenti più degli altri, è un fattore che ci caratterizza e ci rende unici”.
LA PARTITA DI DOMENICA
“In città si respira molta adrenalina, dopo il gol di Sau alla Roma. Mi sembra che ci debba essere una ideale prosecuzione tra la gara contro i giallorossi e quella che ci aspetta domenica. Ci stiamo caricando giorno per giorno, ho visto la squadra in fiducia durante la settimana. Dobbiamo sfruttare l'entusiasmo della nostra gente, sappiamo quanto sia sentita quest'incontro per i tifosi del Cagliari. Mi aspetto una partita feroce agonisticamente da parte nostra”.
L'ARRIVO DI SRNA AL CAGLIARI
“Nasce da un amico in comune e dalla visita di un nostro scout al Settore giovanile della Dinamo Zagabria. C'era anche lui, abbiamo iniziato a chiacchierare e pian piano si è convinto della possibilità di venire a giocare per il Cagliari. E' venuto a vedere la città, si è preso un paio di settimane di tempo per capire la situazione familiare, ma in cuor suo aveva già deciso. A 36 anni, ha bisogno di sentirsi protagonista in un club dove è diventato subito uno dei leader dello spogliatoio. Darijo è motivatissimo e contento di essere qui”.
FIDUCIA A CERRI E BRADARIC
“Alberto è arrivato senza fare la preparazione, ci ha messo parecchio ad entrare in forma, il che era normale, visto il suo fisico. Adesso sta entrando in forma, complice l'infortunio di Pavoletti ha la possibilità di farsi vedere: è uno dei giovani attaccanti italiani con maggior potenzialità, dobbiamo dargli tempo di crescere e spero che il pubblico gli dia una grande mano. Filip ha dovuto saltare diverse settimane di allenamenti con Maran per rispondere alle convocazioni con la sua Nazionale, dove poi non è stato utilizzato. Ora si vede che non è al cento per cento, spero che possa avere continuità negli allenamenti”.
MARAN E CARLI
“Come ho avuto già modo di affermare, Maran era stato l'unico tecnico col quale avevo parlato due stagioni fa. Il contatto non si è concretizzato perché Campedelli non lo lasciò andare via e Rolando, da persona per bene, all'epoca mantenne la parola data al presidente del Chievo. Maran è uno dei migliori allenatori italiani. Carli l'anno scorso è stato determinante per la conquista della salvezza. Sin dal primo incontro è scattata tra noi un'empatia incredibile, avrebbe dovuto arrivare l'anno dopo, ma la situazione era molto delicata, abbiamo deciso di accelerare e sono convinto che abbiamo fatto bene: il suo arrivo ha dato una bella spinta all'ambiente”.
LA SITUAZIONE NUOVO STADIO
“Stamattina in Comune si è svolta una conferenza dei Servizi, dove si è discusso lo studio di fattibilità con una capienza superiore a quella precedente, ovvero 25.000 posti, ampliabile fino a 30.000, in caso di grandi manifestazioni internazionali. Ci sono state varie domande da parte dei rappresentanti degli enti presenti, alcune di queste meritano ulteriori approfondimenti. Stefano Signorelli e Mario Passetti, presenti in Comune, sono fiduciosi che entro Natale la conferenza dei servizi possa chiudersi positivamente”.
IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2018
“I momenti più belli dell'anno solare sono stati i gol di Pavoletti a Firenze e di Ceppitelli contro l'Atalanta. Due vere liberazioni, vista la situazione difficile che stavamo vivendo. Il momento più brutto, chiaramente, la scomparsa di Davide Astori”.
IL SOGNO DEL PRESIDENTE
“Vincere la partita di domenica contro il Napoli".