
Cragno: "Credo nel lavoro e nel sacrificio"
"La mia forza? La reattività. Ma in questi anni credo di essere cresciuto un po’ in tutto, per esempio sulle palle alte. Ora ho più forza fisica. Mi sono guadagnato tanto col lavoro. E col sacrificio, io che non sono alto 1.90. In cosa devo migliorare? Nella gestione delle situazioni. Ma è un lavoro che sto facendo e ringrazio i miei preparatori Brambilla e Bressan e i miei colleghi Rafael, Aresti e Daga".
Alessio Cragno ha rilasciato una intervista a "La Gazzetta dello Sport" in edicola oggi. Tra i tanti temi trattati, anche la Nazionale. "La convocazione in azzurro è stata una cosa meravigliosa che non mi aspettavo arrivasse così presto. In Nazionale condivido la stanza con Nicolò Barella; ho trovato belle persone, mi hanno subito fatto sentire a mio agio".
Su Cagliari e la Sardegna: “Qui sto molto bene, sono legato a questa società e voglio far bene qui. Mi piace il centro città, specialmente la zona del Bastione; la famiglia della mia ragazza, Silvia, è ogliastrina e mi ha fatto amare i culurgiones”.
Sulla gara di domani a Ferrara: "Sarà dura. Ma dobbiamo guardare a noi stessi. E fare sempre la stessa partita".