
Srna: “Ho scelto Cagliari col cuore e la testa”
“Il Presidente Giulini mi ha voluto come sono. Gli amici mi dicono, Darijo ma ti rendi conto che la gente paga per vivere in Sardegna e invece ti pagano per stare lì?”.
Darijo Srna ha rilasciato una intervista a “La Gazzetta dello Sport”. “Uno deve andare dove gli dicono il cuore e la testa. Prima di decidere ho preso informazioni. Mi ha chiamato Pavoletti, che mi piace molto. Ama scherzare, come me, ed è un grande attaccante: non mi permetto di entrare nel mestiere di Mancini, ma meriterebbe una chance in Nazionale. Vi manca il bomber? Eccolo. E Barella in un paio d'anni diventerà il leader degli Azzurri”.
Darijo ha anche fatto un riferimento scherzoso alla partita di sabato contro la Juventus, dove se la vedrà col suo amico ed ex compagno di Nazionale Mandzukic. “Mi ha detto che vuole giocare a sinistra e gli ho detto “Peggio per te, non vedrai palla. Tra noi c'è grande amicizia”.
Per il suo futuro, il giocatore rossoblù vorrebbe “Un po’ di pace. Mi definisco un combattente, non mollo mai e senza l'insegnamento di mio padre non sarei quel che sono. Quando venivano a cercarmi gli osservatori lui diceva “mio figlio non si compra con i soldi”. Ora mi trovo in quest'isola piena di luce, con un pubblico splendido. Negli ultimi anni passati in esilio lo Shakhtar giocava nel deserto: quando entro in campo e vedo lo stadio pieno mi si allarga il cuore. Mi sembra di tornare indietro di dieci anni”.