
Faragò: “La maglia rossoblù è sempre più mia”
“Essere arrivato a giocare in Serie A è la più grande soddisfazione della mia vita. Credo sia l’obiettivo di ogni bambino. Ho cominciato a giocare a calcio che avevo cinque anni, da allora ho pensato solo a questo. Esserci riuscito mi rende orgoglioso”.
Così Paolo Faragò in una intervista rilasciata al quotidiano “La Nuova Sardegna”, in edicola oggi.
“Devo ringraziare me stesso perché ho lavorato tanto per arrivare in questo palcoscenico. Dopo aver fatto una bella stagione a Novara sono arrivate tante richieste. Il Cagliari è la Società che mi ha voluto di più e io sono stato felice di accettare questa proposta. La maglia rossoblù la sento sempre più mia e con i tifosi ho davvero un bel rapporto”.
Sulla situazione della squadra: “A Benevento abbiamo raccolto 3 punti d’oro ma finché la matematica non dice che siamo al sicuro la concentrazione deve restare altissima. Lopez mi ha insegnato a stare sempre sul pezzo. Il mister e Agostini mi stanno aiutando a crescere e gestire al meglio tutte le situazioni in campo. Entrambi mi trasmettono tranquillità”.
Un identikit del Presidente Giulini: “Carismatico, affezionato alla città, alla Sardegna in generale e alla squadra. Un uomo sanguigno che ci fa capire quanto sia importante giocare per il Cagliari. Anche lui ha contribuito a creare il bel clima che si respira nel nostro spogliatoio”.
Paolo a Cagliari si trova magnificamente. “Si vive bene, è una città a misura d’uomo. Il clima è ottimo, il mare a due passi e il sole lo vediamo quasi tutti i giorni. La gente non è invadente, ti rispetta. Io adoro il pesce, qui posso mangiarlo sempre freschissimo. E i dolci sardi, quanto sono buoni. Abito al centro, io e la mia fidanzata Irene facciamo delle passeggiate nella zona di corso Vittorio Emanuele e ogni tanto andiamo verso il Poetto e camminiamo lungo la spiaggia se la giornata lo permette”.