
Settore giovanile, presentata la stagione 19.20
Una bella serata in famiglia, nella casa rossoblù. Alla Sardegna Arena si è alzato il sipario sulla stagione 19.20 del Settore giovanile del Cagliari Calcio, con un evento che ha visto presenti tutti i calciatori, gli staff tecnici e i dirigenti del Club. Tra gli ospiti anche il mister della prima squadra, Rolando Maran e il suo vice, Christian Maraner.
Sul palco, oltre al Presidente Tommaso Giulini, anche il Direttore generale Mario Passetti, il Responsabile del Settore giovanile Pierluigi Carta e il Coordinatore tecnico di Primavera e Under 17, Daniele Conti. Con loro Simone Pinna, il terzino destro che per il suo percorso tra Settore giovanile, Olbia e prima squadra può essere assunto a simbolo della filosofia che sta alla base del lavoro portato avanti dalla Società.
"GUARDIAMO AL FUTURO"
"Sin da quando sono arrivato ho pensato che il lavoro sui giovani sia basilare per costruire il nostro futuro e l'identità del Cagliari”, esordisce Tommaso Giulini, che ha lanciato messaggi importanti alla platea. "Avere esempi in Società come Conti, Cossu e Agostini ci deve aiutare ad infondere i valori della perseveranza e del dare sempre tutto sé stessi sia in campo che fuori. Gli allenatori del Settore giovanile, dalle Academy alla Primavera, svolgono un lavoro difficile e cruciale per le potenziali carriere future dei giovani calciatori: a loro va il sostegno di tutta la Società, affinché abbiano sempre la voglia di aggiornarsi e di stare al passo con le nuove sfide". "Siamo partiti forte con tre vittorie in trasferta di Under 17, 16 e 15; sabato iniziamo con la Primavera e mi auguro, nella stagione del Centenario della società, di vedere sul campo lo spirito e i valori che contraddistinguono il Cagliari".
ESEMPI IMPORTANTI
"Di talenti assoluti ne nascono uno ogni dieci anni - continua il Presidente - Il nostro obiettivo è quello di essere presenti nel nostro territorio, come facciamo con l'attività di scouting e della Academy, e poi lavorare a 360 gradi per continuare ad avere calciatori in grado di giocare in Serie A e B. Talvolta qualche ragazzo storce la bocca per un prestito in categorie inferiori, io dico che in questi anni si è visto come farsi le ossa serva per calcare poi i principali palcoscenici, l’esempio di Nicolò Barella a Simone Pinna è la prova di questo. Dobbiamo guardare alla crescita collettiva e di conseguenza ai risultati di squadra, è emozionante vivere tutti insieme serate come questa".
COME UNA FAMIGLIA
“Crediamo molto nel Settore giovanile, la presenza di tutta la dirigenza al completo lo dimostra con forza - dice Mario Passetti - Entusiasmo e voglia di sognare sono fondamentali e invito voi ragazzi a non smettere mai di farlo. Non risparmieremo mai energie nel dedicarvi attenzioni e nel creare lo spirito di una grande famiglia. Come in tutte le famiglie, ci sono e ci saranno momenti positivi e negativi, ciò che conta è darsi delle regole che aiutino a crescere. Non tutti diventerete giocatori professionisti ma tutti dovrete diventare delle brave persone, anche grazie al buon senso che cercheremo di inculcarvi".
LA TECNICA MA NON SOLO
"Oggi per essere calciatori conta molto altro, oltre alla capacità tecnica e tattica". Questo il pensiero di Pierluigi Carta, che aggiunge come "un atleta debba avere conoscenze ampie e dettagliate, e molto passa ovviamente per la sua cultura e il percorso scolastico. Parliamo spesso di scelte tecniche ma se un ragazzo non ha un baglio di ampio respiro ecco che si troverà in difficoltà. E se vogliamo ottenere risultati, individuali e di squadra, dobbiamo fornire gli strumenti che servono per essere completi".
"RAGAZZI, DIVERTITEVI E LAVORATE SODO"
Visibilmente emozionato davanti ai suoi ragazzi, Daniele Conti lancia messaggi importanti. "L'anno scorso ho personalmente vissuto un'esperienza magica con la Primavera, speriamo tutti di poter vivere certe scene, vorrebbe dire che stiamo facendo bene. Sono contento di questa nuova vita da dirigente, ma soprattutto di essere sul campo accanto agli atleti che sognano un grande futuro. Devo continuare a farlo, mettendoci grande impegno in ogni momento della giornata, e i risultati arriveranno. Personalmente so cosa vuol dire avere pressioni, faticare all'inizio, ma poi è bellissimo gioire coi compagni di avventura".
SIMBOLO DI UNA FILOSOFIA
"Per me è un momento fantastico", dice Simone Pinna, "essere su questo prato mi darà sempre emozioni forti, non avrei mai immaginato di viverle con l'esordio tra i professionisti. Ho fatto un cammino impegnativo, ci ho sempre creduto, sin da quando lasciai la Primavera a metà stagione per andare a Olbia, e adesso dico a tutti che bisogna mettersi con la testa bassa giocandosi tutte le proprie carte".