SALA STAMPA 🎙

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Il Direttore Sportivo rossoblù Nereo Bonato ha incontrato i media a margine dell’allenamento mattutino tenutosi a porte aperte nel Centro sportivo di Assemini. L’analisi della situazione dopo la gara di Modena, il punto sul mercato appena concluso e il campo, con il cammino che prosegue a cominciare dalla sfida di sabato all’Unipol Domus contro il Benevento. 

IL RECLAMO
“Già contro la Spal, e in generale nelle gare precedenti, c’erano stati episodi controversi che, nel dubbio, erano stati valutati in modo avverso al Cagliari. A Modena le decisioni anomale sono diventate inaccettabili, a cominciare dall’espulsione di Rog fino alla doppia ammonizione fantasma di Zappa, che ha condizionato la gara del calciatore e della squadra, permettendoci di fare ricorso con l’obiettivo di rigiocare una gara che vorremmo affrontare in condizioni normali e senza penalizzazioni di sorta”. 

CONFRONTO CON I VERTICI ARBITRALI
“L’arbitro Perenzoni ha ammesso l’errore sull’espulsione di Rog con grande onestà. Rocchi, insieme a Gava e Gervasoni, componenti di AIA e organo tecnico, si sono dimostrati sensibili e propensi all’ascolto, per questo non posso che ringraziarli a nome del Club. Credo che questa situazione possa fare scuola anche per una eventuale modifica del protocollo Var, perché noi paghiamo per la gara appena trascorsa e la prossima col Benevento. Vanno ringraziati anche i ragazzi che in campo hanno mantenuto un atteggiamento razionale senza trascendere nelle proteste, e non era semplice vista la situazione che si era creata”.  

SCELTE E GESTIONE
“Vogliamo costruire qualcosa nel tempo, guardando al futuro. Per questo c’è stata una valutazione attenta dell’organico, concentrandoci prima di tutto sulla rosa a disposizione prima di andare a cercare nuove risorse. Il primo obiettivo era un esterno di gamba, capace di giocare a piede invertito e bravo nei cross, da qui l’innesto di Paulo Azzi. A centrocampo i recuperi di Rog e Mancosu, l’esplosione di Kourfalidis e la crescita di Makoumbou ci hanno restituito un reparto nutrito per qualità e quantità. Davanti volevamo un giovane di prospettiva e di nostra proprietà, Prelec può essere l’alter ego di Pavoletti e in grado di affiancarsi al livornese come a Lapadula, è un attaccante completo che conoscevamo già da tempo, a partire dal mister che lo aveva visto da vicino a Genova. Obiettivi mancati? Volevamo un difensore dalla categoria superiore per inserire esperienza e tecnica, non è stato possibile perché – una volta trovato l’accordo con club e agenti – i calciatori hanno preferito fare altre scelte personali non compatibili con la discesa di categoria”. 

LA FILOSOFIA
“Con Ranieri c’è un confronto costante, ogni scelta è stata frutto della sinergia tra il Presidente e le varie aree della Società. Grazie all’attività di scouting siamo andati su profili giovani come Travaglini (classe 2000 che rimarrà all’Olbia fino al 30 giugno), Franke e Sulev, entrambi classe 2006. Qui si lavora bene, c’è voglia di creare valore in ogni componente e i ragazzi lo sanno”. 

RECUPERARE GLI INFORTUNATI
“Questa è una rosa che può e deve ancora dimostrare tanto. Gli infortuni sicuramente ci penalizzano, Ranieri non ha ancora potuto lavorare con il gruppo al completo. Contiamo di recuperare tanti elementi importanti a stretto giro, ed è importante sottolineare come le realtà che fanno giocare i giovani provenienti dal proprio Settore Giovanile siano pochissime oltre alle nostre: penso a Obert, Kourfalidis e Luvumbo, più Cavuoti, Griger e Delpupo”. 

IL CAMMINO
“Bisogna essere realisti e sapere che occorre puntare al miglior piazzamento possibile nei playoff, cercando di giocarci le nostre carte ogni settimana per poi vedere dove saremo alla fine della stagione regolare. È un campionato molto equilibrato, prima di tutto occorre essere squadra e avere la mentalità giusta, senza fretta e con la consapevolezza di un percorso ancora lungo. I giovani? Sappiamo di avere in casa tanti prospetti interessanti, è fondamentale avere un’ossatura nella quale inserirli senza bruciarli e permettendo loro di esprimersi al meglio. Solo così potremo costruire nel modo giusto il Cagliari che verrà”.