
INTERVISTA 🎙️
Il Direttore sportivo Nereo Bonato ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Nuova Sardegna” in edicola oggi. Il bilancio di questi primi cinque mesi nell’Isola, l’attenzione al presente, uno sguardo verso il futuro. Questo un estratto delle sue parole:
LA SCELTA DI CAGLIARI
“Il presidente Giulini mi ha illustrato le sue idee per il presente ed il futuro, mi sono piaciute. Ho visto Cagliari come una grande occasione per la mia crescita professionale e a posteriori sono senz’altro contento della scelta fatta. Qui ci sono le condizioni per costruire qualcosa di bello”.
IL LAVORO ALLA BASE DI TUTTO
“Al mio arrivo la situazione non era semplice: la Società voleva riorganizzarsi, la squadra era ripartita tra tante difficoltà, l'allenatore nel suo percorso non era riuscito a trasmettere totalmente le proprie idee. Ci siamo messi al lavoro per trovare le soluzioni. Metabolizzare una retrocessione non è mai facile. La scelta di Ranieri ha permesso di raggiungere un equilibrio: con lui siamo in totale sintonia. È un grande tecnico ed un uomo d’altri tempi. Il Presidente da imprenditore ha voluto rimettersi in gioco in silenzio ponendo le basi per un nuovo rilancio e partendo da una riorganizzazione societaria alla cui base c'è l'affiatamento tra le componenti”.
I MOTIVI DEL SILENZIO
“Il silenzio stampa nel post gara è nato da più fattori. Secondo noi non è stato corretto vietare ai nostri tifosi la trasferta a Parma. La direzione arbitrale e la conduzione del Var non ci hanno convinto. Il rigore ha cambiato l'inerzia della gara, noi ci siamo innervositi, loro hanno avuto carica ed entusiasmo da quell'episodio. Tra l'altro ci è costata la squalifica di Azzi. Non solo, lo stesso Azzi già ammonito non ha potuto spendere un altro giallo nell’occasione del secondo gol. Il danno è stato triplo”.
IL FUTURO
“Speriamo tutti in un ritorno immediato in serie A. Stiamo lavorando anche nell’ottica di medio-lungo periodo per rilanciare il Cagliari, l'obiettivo sarà non solo arrivare nella massima serie, ma restarci con fondamenta solide. Le basi per un Cagliari di alto livello ci sono. Dovremmo essere sempre equilibrati, fare le scelte giuste. Il nuovo stadio è un asset importante, non solo per il club ma anche per la città perché potrà ospitare manifestazioni internazionali. Sarebbe un grande passo in avanti. Noi abbiamo già un Centro sportivo di alto livello, un settore giovanile che ha buonissime basi. La strada tracciata è giusta”.
I PLAYOFF
“Nella griglia playoff dobbiamo entrare con la posizione migliore di classifica possibile. Una volta raggiunti mi auguro di poterli giocarli con tutti i nostri a disposizione e nelle migliori condizioni psico-fisiche. Sono partite determinate dagli episodi. Non ci sono ricette per vincerli, dovremo essere bravi ad indirizzare dalla nostra parte gli stessi episodi”.
LA CARICA DEI TIFOSI
“Vivendo la città e conoscendo i tifosi, si percepisce la passione, la forza, la voglia e le motivazioni che hanno le persone che vivono in questa Isola. I nostri tifosi sono un'arma in più. Faccio un appello alla Curva: quei 36 minuti senza tifo all’inizio non ci aiutano, in quei frangenti si riesce magari ad indirizzare la gara. Dateci una mano sempre. Alla nostra gente prometto che il mio impegno sarà totale. Il sogno è gioire insieme a loro, sarebbe la ricompensa più bella”.