
INTERVISTA 🎙️
“Farei davvero fatica a pensarmi altrove: è vero che il calcio è il mio lavoro e in futuro non si può mai sapere, ma restare a Cagliari è stato molto semplice, automatico. E non avrei mai abbandonato la barca che affondava. Certo, speravo di dare un contributo maggiore, ma le cose dovranno girare anche a nostro favore: basterà un successo convincente per cambiare tutto in meglio”. Il capitano rossoblù Leonardo Pavoletti ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport, in edicola oggi.
LA FORZA DEL LAVORO
“Prima pensavo solo a me stesso e a segnare, ma ora ho una visione più ampia. Soffro per i pochi gol, non mollo: sono certo che prestazioni e risultati arriveranno presto e che Pavoloso ritornerà. Credo fortemente nella cultura del lavoro”.
IL RAPPORTO CON LAPADULA
“Quando ti giochi lo stesso posto c’è sempre quella rivalità che a volte sfocia in poco feeling, con Gianluca è tutto il contrario. Il rapporto è ottimo e possiamo giocare anche assieme. A noi metterci a disposizione, poi il tecnico sceglie in base alle esigenze della squadra”.
RIALZARSI SUBITO
“Ho detto ad Altare che tutti possono sbagliare e che tante volte ci ha protetto le spalle. Lui è onesto e generoso, pronto a gettarsi nel fuoco per un compagno. Ha ancora margini per migliorare. Certi errori, se presi nel modo giusto, ti fanno crescere ancora di più”.
IL MITO
“Tutti conosciamo le gesta di Riva in campo, ho avuto modo di assistere già alla proiezione del docufilm su di lui, è stato bello vedere la sua carriera legata alla cultura sarda in un periodo storico molto particolare. Lo riguarderò prossimamente assieme a tutta la squadra: ci potrà dare molte sensazioni positive e la consapevolezza di quei principi ai quali i sardi tengono molto. Una spinta ulteriore per chi indossa questa maglia”.